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354 dell’iliade di omero


iva per terzo Eurialo — e parea nume da
Mecisteo figlio di Talao nato.
675Di gran voce Diomede precedea;
ottanta gli seguian neri navigli.
     Quei che Micene popolata e quelli
che la ricca Corinto e le abitate
Cleone e l’Ornee e Aretiréa gioconda
680lasciaro e Sicione, ov’ebbe regno
Adrasto e Iperésia, e l’alta Gona,
Fellona ed Egio e l’ampia spiaggia pure
posta a la spaziosa Elice intorno:
a cento di costor navi imperava
685Agamennone re, seguianlo folte
e scelte genti. Splendida armatura
esultante ei vestia, perché fra tutti
gli eroi spiccava e prevalea e cotante
armate turbe ei conduceva in campo.
     690Quelli poi che voraginosa e vasta
la Laconia teneano e Fara e Sparta
e Messa colombifera e le amene
Augée, Brisie ed Amicle, Elo sul mare,
Etilo e Lao a Menelao il fratello,
695guerriero insigne con sessanta navi
ubbidir; con lor armi a parte stavansi.
Egli ne’ suoi pensier pur fisso a Farmi
eccitava, bramando il rapimento
d’Elena e tanti vendicare affanni.
     700Quei che Pilo abitavano e l’amena
Arene e Trio, guado d’Alfeo, con Epi
ben fabricato e Ciparisso ed Anfigenia
con Elo, Ptéleo e Dorione:
— dove le Muse il treicio Tamiri
705che da Eurito venia d’Ecalia, incontra
gite, fece tacere, poiché vanto
davasi riportar cantando palma
sopra le Muse ancor figlie di Giove;