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lieta sen corre,
cerca del fonte,
salta e trascorre,
pago si fa il suo cor libertá.
Ma piaggia fiorita,
ameno boschetto,
erbetta gradita,
canoro angeli etto
rallegrar chi n’è privo non sa.
SCENA II
Oralto e detti.
Or ALTO. O lá fra voi raccolti
che machinate? Ognun si parta e sola
resti Licori.
Elpina. Ahi che sará?
Narete. Signore,
sovvienti...
Or ALTO. Ancor non parti?
Morto si’ tu, s’un’altra volta il dico.
Narete. Numi, voi custodite un sen pudico.
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=100%|v=1|t=1|SCENA 111}}
Oralto e Licori.
Or alto. Ninfa, ben dir poss’io
che, quando in questa terra io te condussi,
condussi il foco nell’albergo mio.
Ben talor meco m’adiro,
e discaccio il molle affetto
dal feroce cor severo: