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dov’eran iti pe’ solenni giuochi,

da’ soldati di Tracia lor fu tolto.
Morasto.   O fiera, a me pur troppo nota istoria.
Ri. pina. L’altro, bambino ancor, segnando appena
d’incerta orma l’arena,
portato via dai lupi
si tien che fosse, poiché incustodito
non si trovò di lui se non fra ’l sangue
una lacera spoglia,
dove la selva si congiunge al lito.
Morasto.   O prosapia infelice! Io piú non posso
il pianto trattener; forz’è ch’io parta.

SCENA VII

Elpina.

Egli sen va senza pur dirmi addio.

Ma dov’è il pastor mio?
Esser lieta non so lungi da lui,
né ragionar vorrei mai con altrui.
Aure lievi che spirate,
il mio ben deh ricercate,
e poi ditemi dov’è.
Ravvisarlo è agevol cosa,
ha la guancia come rosa,
biondo ha ’l crin, leggiadro il pie.


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=100%|v=1|t=1|SCENA VIII}}

Osmino e Licori.

OSMJNO. Troppo disconverrebbe

a volto si gentil si austero core.
S’amata esser non vuoi,
nascondi gli occhi tuoi ;