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ATTO QUINTO

SCENA I

Anselmo ed Ermondo.

Anselmo.   Appunto è a proposito godere

un po’ di fresco ancóra, ché fra tanto
ammaniscono in casa quanto occorre
per ricever chi viene col dovuto
decoro. Ho scritto a lungo, lamentandomi
col nostro amico Ortensio, che mi lascia
in si fatta occasion senza sue lettere.
Ma ben so, ch’ella alcuna cosa ancora
oltre al ritratto mi fará vedere
prima del dar la mano. Al mio contento
nel dar effetto a questo parentado
si mischia un certo dispiacer, ché ancora
panni di non saper com’ell’ha a ire.
E ci sará altresi che far, per rendere
contenta Ersilia.
Ermondo.   Tutto anderá bene
con la sua direzione, o signor suocero;
io son contento d’ogni parte, piacemi
la cittá ancora e la sua polizia.
Anselmo.   Certo abbiam cura per tener le strade
pulite e nette.