Pagina:Maffei, Scipione – Opere drammatiche e poesie varie, 1928 – BEIC 1866557.djvu/211


atto quarto 205


la veritá, ché giá sará fra poco

palese a tutti.
Aliso.   Dirò volentieri
quel ch’è giá noto a molti: il maritaggio
è fissato, anzi il tocco della mano
seguirá forse questa notte.
Alfonso.   E ciò
voi sapete di certo?
Aliso.   Tanto certo
che appunto a me sono appoggiati alquanti
apprestamenti, e mi convien però
con lor licenza andarmene.

SCENA IV

Fazio e Alfonso.

Fazio.   Mi pare

che questo fatto a lei rechi gran noia.
Applicava fors’ella a quella giovane?
Alfonso.   O amico, se sapeste! Era giá fatto
— si può dire — il negozio, lo trattava
un amico per lettere, poc’altro
rimaneva, se non ch’io la vedessi
e ne fossi contento. Ora mi spiace
estremamente d’averla veduta,
perché ne sono amoroso. Assai piacemi
il suo bel tinto e molto la sua taglia.
Ma vi assicuro ch’ella ci discapita
molto; io non son di condizion sprezzabile,
mio padre presso noi vien detto «il ricco»,
tutto curto. Io le avea portata una
toeletta, fatta giustamente come
quella di certa principessa. Prenda
saggio da questo stuechio d’oro: è fatto