Quello stame vital che m’è sorgente
Di continue paure. - Ecco già l’ombre
Scendono sulla terra, e la cornacchia
Drizza il volo alle selve. A farsi meste,
A impallidir cominciano le gaje
Creature del giorno, e solo in volta
Van gli oscuri compagni della notte
Vaghi di preda. - Attonita io ti veggo
Del mio parlar. Ma sii tranquilla! Il germe
Nel sangue nato, dissetar col sangue
Deggiam perchè si afforzi. - Or vieni! è tempo
D’unirci ai commensali.
SCENA VI
Luogo aperto. Una porta mette al castello.
Tre SICARJ.
primo sicario.
E chi t’impose
D’unirti a noi?
secondo sicario.
Macbetto.
terzo sicario.
A lui si creda:
consapevole egli è del nostro incarco
Punto per punto.
primo sicario.
Or ben, con noi rimani.