Nel padre nostro. Il meglio è dalla mira
Subito allontanarne. In sella adunque
Senza commiati perigliosi. Avviso
Prudente io credo l’involarsi al loco
Dove un grande periglio a noi potria
Dall’indugio venir.
(Partono.)
SCENA XII.
ROSSE ed un VECCHIO.
vecchio.
Diciotto lustri
Di rimembranze nel pensier mi stanno,
Signore; e sopravissi in questo lungo
Tratto di tempo ad amarezze molte
Ed a molte sciagure; eppur la notte
Di terror ch’io durai mi cangia tutti
Questi ricordi del passato in giuochi
Da fanciullo.
rosse.
Ah buon padre! Il ciel non vedi
Come torbido e scuro si condensa
Su questo campo sanguinoso? Ė l’opra
Scellerata dell’uom che il cielo irrita.
Secondo l’ora è grande il dì; ma buio
Copre ancor la sua lampa.