Più nobile, nel modo umile ed alto
Con cui l’abbandonò. Morì da saggio,
Morì simile ad uom, che della morte
Fatto s’abbia uno studio, e lasci il bene
Prezïoso fra tutti, indifferente
Così come non fosse altro che fango.
re.
La mia piena fiducia ebbe colui;
Pur mi tradía. Non avvi arte che legga
Il segreto pensier nel volto umano.
SCENA VIII.
I PRECEDENTI, MACBETH, BANCO, ROSSE.
re.
O mio caro cugino, e saldo appoggio
Del regno mio! Pesarmi in questo punto
Sentía la sconoscenza. In aer tanto
Sollevato ti sei, che seguitarti
Non potria del mio grato animo il volo.
Vorrei quasi minore il tuo gran merto,
Perché men mi dolesse il non poterti
Dar condegna mercede. Or nulla, o prode,
A dir più mi riman, se non che tutto
Quanto io posseggo non saria bastante
L’obbligo a cancellar che a te mi stringe.
macbeth.
L’opra mia m’è compenso: io già non feci