ATTO QUINTO 153

steiward.
Menti, infame tiranno! e la mia spada
Ti proverà che menzogner tu sei.
(s’allontana. La pugna continua.)

SCENA X.
MACDUFF s'avanza.

La mischia è là! - Tiranno! a me presenta
La faccia tua. Se mordere la polve
Per altra mano che la mia, dovessi,
L’ombre della mia donna e de’ miei figli
Vedrei senza riposo a me d’intorno
Lagrimose aggirarsi. Io mi rifiuto
D’assalir questi Cherni, a cui la spada
Cinge un abbietto guiderdon. Te voglio,
Te, Macbetto! o digiuno e inoperoso
L’acciar rispingerò nella vagina.
Esser debbe laggiù! Quello scompiglio,
Quel tumulto m’annuncia un gran guerriero.
Ch’io lo scontri; o fortuna, altro non chieggio!
(Parte)