112 MACBETH

prima strega.
Comandi egli non soffre.
Eccoti un altro più di lui possente.
(Tuono. Comparisce un fanciullo insanguinato.)
fanciullo.
O Macbetto, Macbetto!
macbeth.
Io m’empirei
Quattro orecchie di te, sol che le avessi.
fanciullo.
Sii pur, Macbetto, impavido e feroce;
Sangue versa atuo grado, e dell’umano
Poter ti beffa, perocchè la mano
D’uom che nacque di donna non ti nuoce.
(Sparisce nella caldaia.)
macbeth.
Dunque vivi, o Macduffo! Or di paure
Più cagion non mi dai…. Ma no! Vestirmi
Vo’ di doppia lorica, ed al destino
Chiedere un’arra…. Sì, morrai! Ch’io possa
Dir finalmente al mio destin: « Tu menti!»
E tranquillo dormir fra le tempeste.
(Un fanciullo coronato con una fronda in mano.)
macbeth.
Che s’innalza colà? Progenie parmi
di re quel fanciulletto: intorno al capo
Cinte ha le bende di chi regna.
le tre streghe.
Ascolta,