rosse.
A Fife. Consolar la donna sua,
Difenderla, potendo, ecco il mio fine.
Si allontanano parlando.
SCENA II.
Vasta e buia caverna. In mezzo una caldaia al fuoco.
ECATE, le tre STREGHE.
prima strega.
Perchè, maestra, quell’aria fiera?
seconda strega.
Perchè ci guardi così severa?
ecate.
Nè il debbo, o vecchie prive di senno?...
Voi, voi che osaste senza il mio cenno,
Posto in non cale dover, rispetto,
A questo laccio tirar Macbetto?
E con enimmi, con voci arcane
Spingerlo ad opre bieche, inumane?
Ed io che tengo su voi l’impero,
Io che v’inspiro il mio pensiero,
Io che v’appresi la magic’arte,
Di tal triongo non venni a parte?
Alla maestra, prima orditrice
D’ogni sventura, nulla si dice?