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libro primo. 5

Lo sguardo della luna!
Sul tuo dolce peccato
Immobil, senze lagrime
Uno sguardo nell’ombra ha vigilato.

     Ed or dove sei tu? T’accorda ancora
Sue gioie il mondo, o la sua mesta pace
Ti diede Iddio? — Novelle
Di te più non intesi: eppur pensando
Quel tuo pallido viso,
Pensando il tuo natante occhio amoroso
E il tuo corpo leggiadro e flessüoso,
Altra da quel che fosti
Te immaginar non so. Come la stanca
Spigolatrice pei solchi bruciati
Cerca le rade spighe
Cadute ai mietitori,
Così tu, nel silenzio
Della tua vita solitaria, or cerchi
Qualche rado fantasma entro il passato;
E più d’ogni speranza
È soave al tuo cor la ricordanza
Del tuo dolce peccato!