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le sole tre feste di Pasqua, come aveva in animo; di là procedè per Assisi e quindi fece una corsa sino a Camerino, ove dai Varano ebbe liete ed oneste accoglienze. Il palazzo di Gubbio, di cui abbiamo già toccato, le piacque assai: "Lo aparato del palazo è molto magnifico, ultra che da sè sia tanto bello et ben situato, che non sciò se vedesse mai cosa che me piacesse più de questa, per essere posto in loco che signoreza tutta la città et piano, et ha un giardinetto cum una fontana in mezo de grandissima recreacione. La città è assai bella et ben populata e molto mercantile". Delle amorevolezze poi dei Duchi non scrive nulla "perchè certo non poteria dire tanto quanto è".1 Coi Duchi d’Urbino al fianco, il proposito di trattenersi due giorni per luogo non era effettuabile; se stette una decina di giorni a Gubbio, comprese le escursioni, ne passò meglio d’una dozzina in Urbino<ref>Delle dilazioni a cui cortesemente la forzavano i Duchi è parola nella seguente letterina autografa al Marchese:

Illmo Sr mio,

Non bisognava che la S.V. facesse scusa cum de me de non me respondere de sua mano per esser ocupato col S. Don Alfonso, perchè a me basta che la me faci scrivere per un canzeliero, non desiderando io altro che de intendere el suo ben stare, del quale ogni hora voria sentire; e confesso che se la commetterà che spesso ne sia avisata che la non me poteria fare maggiore gracia. Io non mi posso partire questa settimana de qui, per non me volere dare licentia el S.D. e Madona D. quali me fanno tanto honore che più non se poteria dire, como meglio per altre mie intenderà. A la S.V. me recomando, e pregola me aricomandi a m. Zuan Maria. In Urbino adì XVI de avrille.

Quella che l’ama quanto se stessa
ISABELLA, mano pp.

La prima lettera autografa, in quel viaggio, la scrisse il 1° aprile da Gubbio, firmando Quella desidera vedere la S.V. Isabella da Este

  1. Lettera 30 marzo da Gubbio al marito, nel cit. copialettere. Da queste lettere interessantissime non facciamo che spigolare qualche notizia. Più diffusamente ce ne occuperemo, se un giorno ci verrà fatto di scrivere uno speciale lavoro sui viaggi d’Isabella.