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Ed Isabella ad accompagnarla col pensiero, a scriverle teneramente: "Non posso già preterire che non la certifichi ch’io sento grande perturbatione d’animo quando penso che sono priva de cussì dolce et amorevole conversatione quanto era quella de V.S. Mentre ch’io son sta in lecto me n’è parso stranio, ma molto più me ne parerà como usisca de casa"(1)... V.S. presso a me non ha pare d’amore se non la unica mia sorella Ma Duchessa de Barrj". Il 7 febbraio informa la cognata d’essere a Marmirolo, ove si trastulla con la caccia e attende una rappresentazione che si farà in fin di carnevale2.

I Duchi frattanto erano giunti ad Urbino, e tutti mostravansi lieti di veder la Duchessa "bella, sana et salva". Feste cordiali furono fatte loro dai sudditi: "Tutti li putti li andorono incontra fino a li confini cum le olive in mano gridando: "Feltro, Feltro, et cinctura, cinctura, et similiter tutte le donne meglio ornate che possevano ... Non pretermetterò certe representatione che furono facte infra via. Et prima, discosto da Urbino circa quatro miglia, in uno pianetto de una collina se scoversono a l’improviso li cantori a cavallo in forma de cazatori cum alcune nymphe vestite a l’anticha cum li cani a lasso, li quali

  1. Questa lettera è del 2 gennaio (copialettere). Il puerperio era stato felicissimo e la Marchesa girava già nel palazzo. Uscì per recarsi alla messa il 27 gennaio. "El doppo disnare sentendosi bene et desiderosa pigliare de l’aiere, montò a cavallo et andò fin sul Te a solazo, et doppo voltezando un pocho per la terra, che fu de gran recreatione ad tutto el populo, se ne tornò de bona voglia al castello. Domane matina vole andare a Sta Maria de gratia ad desfare un suo voto". Così Beatrice de’ Contrari al Marchese.
  2. D’ANCONA, Origini, II, 365.