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S. dello avviso et della assumptione, pregando N.S. Dio ve ne conceda de maschij, et della presente figliuola vi doni quella contentezza che la S.V. desidera. Così la supplico si degni raccomandarmi et offerire alla Illma sua consorte mia hon.da madonna et comatre.
Del ritratto al naturale della città di Parigi se è con ogni diligentia investigato, nè si truova in Fiorenza chi lo habbia; di che per amore di V.S. mi dispiace assai. Agnolo del Tovaglia vostro servitore ha tolto carico scriverne al suo cugnato, et io ancora per questa causa ad altri amici mei ne scriverò me lo mandino per il primo corrieri, et ad V.S. subito che lo haremo se invierà. Alla quale m’offero parat.mo se in altra cosa posso compiacerli, quam Deus ex sententia fortunare dignetur.
Flor. die XVI jan. 1498 (st. fiorent.; st. com. 1494).
E.V.D.
Sr Laurentius de Medicis.
Le ragioni politiche per cui in quell’anno il Gonzaga stimò opportuno rivolgersi a quei Medici nemici a Piero s’intendono facilmente (vedi LITTA, Famiglie, Medici, tav. XII, e CAPPONI, Storia della Repubblica di Firenze, III, 4 e 39). Giovanni de’ Medici (il futuro padre di Giovanni da le Bande Nere), delegato dal fratello, veniva a Mantova alla fine di febbraio (Vedi lettera di Lorenzo 23 febbraio ’94). Il 2 marzo Isabella comunicava al marito: "El mag.co Johanne di Medici è venuto questa mattina quà a disnar: l’ho facto allogiare in corte et .... dopo disnare è venuto a visitarme, io l’ho acarezato et factoli vedere la camera et Triumphi .... et anche la nostra puttina" (Copialett. L:IV.). I Trionfi sono naturalmente quelli del Mantegna. Quanto al "ritratto al naturale della città di Parigi", nominato nella lettera di Lorenzo, sarà agevole vedervi uno di quei disegni topografici, di cui i Gonzaga amavano tanto ornare le pareti dei loro palazzi (cfr. LUZIO, in Archivio storico dell’arte, I, 276 e segg.). Per avere il disegno di Parigi nel 1497 il Marchese si rivolse a Giovanni Bellini (LUZIO, ibid., p.277). Anche Isabella, molto più tardi (nel 1523) desiderava disegni di Costantinopoli e del Cairo. BERTOLOTTI, Architett., ingegn. e matemat. in relaz. coi Gonzaga, Genova, 1889, p. 28; estratto dal Giornale Linguistico.</ref>; ma avrebbe di gran lunga preferito un maschio<ref>Vedi nel lib. IV del copialettere d’Isabella le lettere alla sorella ed al padre, 1 e 2 gennaio ’94. Nella prima dice "L’haverà inteso como ho parturito una putta, la quale insieme cum mi sta bene, avenga che la non sia stata secondo el mio desiderio. Pur