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godere insieme"1. S’imaginerà quindi di leggieri la gioia dell’eccellente Duchessa quando ricevette dalla quasi sorella una lettera da Vicenza, del 23 maggio, in cui la invitava ad andarle incontro a Porto Mantovano "a ciò che de compagnia godiamo quello aere bono et stiamo in consolatione a rendere conto l’una a l’altra de quanto c’è occorso doppo siamo state separate". La Duchessa attendevala infatti il 27 e le due dame si fermarono nel palazzo di Porto, "per fugire lo cativo aere del castello"2. Durò tuttto il giorno quel dolce sodalizio. Ai primi di luglio la Marchesa dovette tornare a Ferrara presso la madre che la bramava, e vi stette fino al 10 d’agosto. Dalla corrispondenza d’allora noi trasceglieremo quest’affettuosa letterina di Isabella:

Illme Dne Ducisse Urbini,

Illma, etc. Hozi ho una lettera de V. Ex. de XXIII instantis per la quale me avisa del suo ben stare, dil desiderio che la tene de sentire el simile di me et del presto ritorno mio. Respondendoli dico che al presente non haveria potuto recevere cosa più grata, perchè essendo stata molti dì senza lettere sue et da me ogni hora desiderate, tanto magiore contenteza me ha addutto questa, quanto sia venuta cum magiore expectatione. De la sua bona valitudine ho singular piacere et sono più che certa che la desideri la mia, per vicissitudine de l’animo et affecto mio verso essa. Questo interviene anche circa l’optato suo de vedermi retornare presto, perchè se ben sono in loco dove debitamente debbo desiderare stare longamente, nondimeno la dolcissima compagnia de V.S., ultra el rispecto de l’illmo Sr mio consorte me fa spesso pensare al ritorno, qual anchora non può sequire cum bona satisfactione de la illma Ma mia matre che va intertenendomi più che la può. In questo mezo non agravarà a V.S. ad commettere che spesso me sia scripto, ecc.

Ferrarie, 26 julij 1493

3.

  1. 18 maggio ’93. FERRATO, p. 85.
  2. Copialett., L.III; alla Duchessa e al marito, 28 maggio.
  3. Copialett. L.III.