Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
di aprile, perchè aveva inteso che a Mantova lo accusavano ingiustamente d’aver sparlato del Marchese. Elisabetta pregava il fratello, con lettera autografa del 9 aprile, di lasciarglielo ancora "aciò che lo illmo S. mio et Ma Agnesina posano fornire de imparare alcuni balli1, et in questo mezo prego la S.V. tengi Lorenzo per quello bono servitore che gli è stato continuamente". E proseguiva con molto calore scagionando il ballerino dall’accusa calunniosa appostagli: "Lorenzo non disse mai qui cosa che fusse contra l’onore de la S.V. et in questo me debe dare più fede a me la S.V. che a li tristi, perchè volio sia certa che quando l’avese dito alcuna parola cativa, non lo voria scusare, ma io stessa l’averia mandato ligato a la S.V.,
- ↑ Con la cognata Agnesina, la Duchessa strinse subito le relazioni più cordiali. Si rammenterà la lettera poc’anzi riferita di Ginevra de’ Fanti (20 marzo ’88), in cui è detto che si trattavano come sorelle. D’età eran quasi pari; solo Agnesina d’un anno ed alcuni mesi più giovane. Sorvegliò la sua educazione la sorella Giovanna della Rovere. Pochi mesi dopo ch’era giunta ad Urbino Elisabetta, desiderò di avere in moglie Agnesina Fabrizio Colonna; in autunno si erano già fidanzati, poichè la Duchessa scriveva il 16 ottobre al fratello: "Qua non havemo alcuna cosa de novo se non che l’è concluso el parentato de la ill.ma Ma Agnese in lo Sr Fabricio Collona, qual V.S. intese qua praticarse". Il matrimonio ebbe luogo il 20 gennaio 1489 e ne nacque prima nel 1492 Vittoria, la celebre marchesa di Pescara, e quindi, nel 1494, Federico e nel 1500 Ascanio. Nel 1499 Elisabetta, recandosi a Roma, volle trattenersi alquanto nel castello di Marino, ove Agnesina soggiornava (cfr. il nostro Gara di viaggi fra due celebri dame del Rinascimento, Alessandria, 1890, p.6, estr. dall’ Intermezzo). Morì Agnesina il 1° aprile 1523, come appare dalla partecipazione che ne diede Ascanio Colonna a Federico, marchese di Mantova, (vedi LUZIO, in Riv. stor. mantovana, I, 10). Meglio che in ogni altro luogo i fatti della vita, sinora oscuri, di quella gentildonna sono narrati, su solida base di documenti, da ERMINDA CASINI TORDI, nel periodico Vittoria Colonna, anno I. 1891, n. 10.