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usurpazioni, guerre aperte, maneggi diplomatici e, presso a tutto ciò, ricevimenti sontuosi, e nozze, e feste, e gazzarre; quella vita varia ed intensa, quello scomporsi, insomma, e ricomporsi di cose, come in un caleidoscopio, che caratterizza la seconda metà del XV secolo e la prima del XVI. In mezzo a tante mutazioni e sciagure, bella è l’amicizia costante di quelle due principesse, così nobili entrambe e così elettamente dotate; tanto più bella quanto è più rara. Fra tuttequante le gentildonne che Isabella ebbe a trattare famigliarmente, non esclusa la stessa sorella Beatrice, fu senza dubbio la Duchessa d’Urbino colei che meglio si confaceva col suo carattere ed alla quale la legò affetto più sincero e più tenace.