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Ecco la sua lettera, che forse permetterà ad altri, più fortunati di noi, di fornire qualche particolare sul versatile artista:

Ill.me Principes ac Exme Dne frater hon.,

Essendo che per mio naturale instinto habbia in protectione li homini virtuosi, non posso fare che ne le lor occurrentie quelli non mi siano recomendati, e però venendo Adriano fiorentino presente ostensore a la Ex. V., quanto più so e posso gli lo recomando, e pregho sia contenta aceptarlo a li suoi servitij, rendendomi certa che li suoi portamenti insieme con le operatione seranno tal che epsa ogni dì se ne chiamerà meglio servita e satisfacta. Et azò che V. Ex. sia informata de li suoi progressi li notifico come ell’è stato per alcun tempo per servitore e familiare del Sermo Re Ferdinando, et essendo mò fora de la sua servitù e destituto del suo presidio per casone de la contraria fortuna sostenuta, ha novamente collochata omne sua speranza ne la V. Ex., elegendovi per unico signor nel suo vivente, il che summopere desidera e precipue sapendo el cordial amore qual è stato sempre intra epso signore Re et la pta V. Ex. la quale azò sappia del suo mestiero li significo come ell’è bon scultore e ha qui facte alchune medaglie molto belle, preterea è bon compositore de sonecti, bon sonatore de lira, dice improviso assai egregiamente. Conclusive per circa tre mesi che è stato qui ne ha dato piaxere assai et intra le altre suoe virtù Io reputo bono, integro e leale quanto alchuno altro...

Urbini, ... maij 1495.

Quella sorella che ama la S.V.
quanto lei medesima
ISABETA, manu propria.<ref>Solamente la firma è autografa. Un altro musicista (nativo di Urbino questo) trovavasi allora presso i Gonzaga: il cappellano Bernardino d’Urbino, che non aveva tante virtù come Adriano, era solo prete e cantore. Il 6 ottobre 1495 lo troviamo fra i cantori che vanno a dar piacere al Re di Francia, il quale si fa descrivere da lui li lineamenti d’Isabella (Cfr. nostre Relaz. con gli Sforza, pp. 115-16). Pare che anche s’intendesse di contrappunto e componesse, o almeno