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68 | elegie |
cattedratica ottusi i volghi scempi;
quand’ei levossi e liberò la penna
da’ cavillosi lacci ambigui ed empi33
tra’ quali ’l senso e la ragion tentenna.
Mentre accennar gli altissimi intelletti
vedea, come ad amico amico accenna,36
lui precedendo: i filosofi schietti
di Grecia e Italia, quelli a la cui scuola
Dante filosofò gli eterni detti.39
O amabil luce de la sua parola
forte a snebbiar da’ scettici ludibri
l’unica verità che l’uom consola!42