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Le Rusalche | 43 |
NOTA.
Le Rusalche: ninfe che appartengono alla mitologia slava. Sono descritte come vergini d’incomparabile bellezza, le quali abitano nei laghi e nei fiumi, talvolta anche nei boschi; e, secondo una fantasia popolare, sulle spiagge erbose stanno a lisciarsi i lunghi capelli verdi. Era costume di celebrarne l’apparizione durante la settimana di Pentecoste, gettando loro nell’acqua corone di fiori, fra danze e canti. Ma infelice chi arrivava a vederle! perchè solo assai raramente concedevano il loro amore ad un eletto. E quando egli ne aveva vista una, non poteva poi trovar bella nessun’altra donna terrena. (Vedi W. Vollmer, Vollständiges Wörterbuch der Mythologie aller Völker. Stuttgart, 1851, p. 965.)
Così pure si legge in Deutsche Mythologie di J. Grimm, Berlin, 1875, Vierte Ausgabe, I Band, p. 407: «Die Russen nennen ihre weiblichen flussgeister rusalki: schöne jungfrauen mit grünem oder bekränztem haar, auf der wiese am wasser sich kämmend und im see oder fluss badend. sie erscheinen zumal am pfingstage, in der pfingstwoche, und das volk pflegt dann unter tanz und gesang ihnen zu ehre kränze zu flechten und ins wasser zu werfen».
Vi accenna pure il Tiele nel suo Manuel de l’histoire des religions, etc., nouvelle édition, Paris, Leroux, chap. iii, 112, notando che «Toutes les propriétés de l’eau.... sa beauté trompeuse et sa mystérieuse profondeur, son pouvoir magique, qui met en mouvement la roue du moulin, sont personnifiés dans les belles Rusalkas....».