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LA PRIMAVERA


Primavera, sei figlia de la morte.
Ella ti strinse ne le fide braccia,
3ti portò nel suo grembo e t’ha nudrita.

Poi, quando apparve e sospinse le porte
colei che schiara i sogni e l’ombre scaccia,
6ti affidò di sè memore a la vita.

Co ’l sospiro natio fai tremar spesso
l’erbe nel sol, l’anime in allegrezza;
e il tuo ricordo del materno amplesso
10abbrividisce in fondo a la carezza.

Anzoletti. 28