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La conquista | 177 |
fremere e palpitar quel nome. Brilla
con la luce d’un astro. Di lui tutta
72la città, di lui tutto ’l mondo squilla.
O poesia! tra la feroce e brutta
necessità, di queste fiamme d’oro
75fu la magica tua veste costrutta.
Mancavano le braccia pe ’l lavoro,
mancava ’l soldo al misero pecuglio,
78non mancava a le fronti ’l tuo decoro.
E incessante venìa la romba e ’l muglio
de l’armi e l’eco de gli scempii atroci
81e un gemer d’agonìe da ottobre a luglio,
Anzoletti | 23 |