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172 | poemetti guerreschi |
Risorge ’l cor dopo la passïone;
e la mente, ove breve han stanza i lutti,
12respira un soffio di ripensazione.
Del seme amaro vede i dolci frutti,
su ’l suolo a cui dettero ’l sangue gli uni
15novera i beni che saran di tutti.
E par che qualche cosa si rabbruni
mentre la vita ai soliti negozi
18torna e la morte ai soliti infortuni.
Il popolo, che ignora i flaccidi ozi,
e abbatte l’idol su l’iniquo altare,
21e vitupera i falsi sacerdozi,