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148 | poemetti guerreschi |
Liberatore è il vate. Egli disgioga
l’età mal vive, cui ottunde e preme
57l’indifferenza, che ogni possa affoga.
Ei frange al varco le barriere estreme
del vero, e salde edifica le mura
60ai dominii del sogno. Ei getta il seme
nel campo per la nuova mietitura,
onde s’allegra in sua virtù ferace
63la terra che odorò di sepoltura.
Ei precorre con l’ala e con la face
i secoli, eternando la favilla
66sempre più alto ardente e più vivace.