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36 | Luigi di San Giusto |
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Donde si rileva che il conte Collaltino soleva andar in collera con la sua bella, e quando era irato minacciava semplicemente di lasciarla e d’andarsene; il che poi finalmente fece.
E l’innamorata Gaspara che non brama altro se non ch’egli la tenga in questo stato! e pensa che, se egli la lascia, ella sarà spogliata dei più ricchi onori!
Cieca, come è cieco il vero amore, nei brevi momenti di tenera pace, ella non vede che le bellezze e le virtù del suo signore, e non ha altro desiderio che di essere sempre stretta dalle catene d’amore. Or chi volesse vedere il ritratto di quel Collaltino tanto esageratamente amato, lo cerchi nel sonetto VII di lei, che lo dipinge al vivo:
Chi vuol conoscer, donne, il mio signore, |
Per indicare al mondo il laccio che la legava e imprimere sulla propria arte il suggello del suo signore, ella volle chiamarsi Anassilla, dal