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Gaspara Stampa. | 11 |
tellettuale dei due sessi. E, forse, senza lo spagnolismo del servile secolo successivo, la donna italiana avrebbe potuto assurgere a una dignitosa e conveniente parità di diritti anche nel campo sociale, solo che avesse saputo conservarli nel campo letterario e scientifico.
Il nobile Castiglione, nel suo Cortegiano, esprime abbastanza nettamente quale fosse l’ideale del femminismo al suo tempo. Pure compiacendosi della donna educatrice dei propri figliuoli, saggia nel governo della casa e delle sostanze sue e del marito, egli la considera pari all’uomo, avente diritto a una istruzione profonda, alla conoscenza delle arti belle, delle scienze, delle lettere. Ma la vuol pure cortese e arguta, senza vanità, s’intende, nè leggerezza; dotta nel piacevole conversare, nel vestire con eleganza, nel ballo, nella musica.
A ciò il signor Gasparo allora ridendo risponde:
«Maravigliomi pur che poichè date alle donne e le lettere, e la continenza, e la magnanimità, e la temperanza, che non vogliate ancor che esse governino la Città, e faccian le leggi, e conducano gli eserciti; e gli uomini si stiano in cucina o a filare.
Rispose il Magnifico pur ridendo: «Forse che questo ancora non sarebbe male».
E veramente le donne attinsero allora la stessa coltura classica dall’Umanesimo che gli uomini; e la scienza, che si avviava a gran passi