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la giustizia argentina 79


torio degli archivî. Da un'inchiesta del Ministero della Giustizia risulta che a Buenos Aires — dove funzionano una giustizia senza paragoni migliore di quella delle provincie, ed una polizia che laggiù dicono la premiera del mundo: — sopra ogni cento delitti ne vanno impuniti ottantotto! E cioè: trenta colpevoli non sono arrestati affatto; degli arrestati quarantotto sono rilasciati per ordine dei giudici d'istruzione; dei ventidue che rimangono, dieci sono assolti dai tribunali e non rimangono puniti che... dodici colpevoli, a pene del resto quasi sempre benigne se non si tratta di stranieri. (Dal Diario del 23 marzo '99 e dall'ultima pubblicazione del senatore Agostino Alvarez sulla politica argentina).

Figuriamoci che cosa avviene fuori della capitale!


E la necessità d'una sana e rigida giustizia non è in nessun luogo così fortemente sentita come in quei paesi giovani, spinti avanti dal rapido accrescimento della operosa popolazione dovuto all'emigrazione, dove tutti gli appetiti si risvegliano nel tumultuoso periodo dello sviluppo, dove la lotta per la fortuna prende forme violentissime, dove gl'interessi e le passioni scatenano nella mobile società — come il maestrale nell'Oceano — tutte le tempeste dell'umana malvagità. Nel Far-West nord americano, quando il miraggio della fortuna vi attirò tutto un popolo di avventurieri pronti al delitto prima che quella società avesse affidato la sua difesa ad una giustizia organizzata, nacque la legge di Lynch; la società si difendeva da sè.

La criminalità nell'Argentina non è frenata dai rigori della giustizia, nè da quelli della società.