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LA CRISI ARGENTINA

TROPPA BUENOS AIRES.1

Buenos Aires, dicembre 1901.

L'Argentina è in preda ad una grave crisi; crisi di tale estensione che parlare di essa significa parlare di tutto. L’intera vita della Repubblica ne è affetta. Non è la malattia d’un organo; è la malattia dell'organismo. Ne soffrono tutti: è come se l’aria a poco a poco fosse divenuta meno respirabile; i ricchi come i poveri sentono l'affanno della soffocazione.

Il debito pubblico è difficile a precisarsi; si conta a miliardi, non a centinaia di milioni; cioè ammonta a una cifra spaventosa rispetto alla popolazione del paese. L’alto cambio sull’oro rende gravosissimo il pagamento degli interessi dei prestiti esteri, il quale pagamento, del resto, non è regolare che sui preventivi. Ordinariamente si pagano questi interessi con nuovi prestiti a breve scadenza. Si allarga il male. Il dissesto è generale. Agli impiegati ora si paga lo stipendio se si può. Vi sono degli impiegati che debbono avere fino a tre mesi di stipendio. Le somme dovute dallo Stato a privati — riconosciute con regolari mandati di pagamento — non vengono pagate.

  1. Dal Corriere della Sera del 14 gennaio 1902.