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peoni e medieri | 193 |
vono sempre nel sacrificio della più stretta economia, che dopo varî anni di lavoro giungono a capitalizzare due, tre, quattromila pesos, sottraendoli all’ingordigia delittuosa dei soliti uccelli di rapina. Essi, al primo rallentarsi della produzione, cercano altri campi per loro conto, e divengono coloni.
Il colono rappresenta l’ultima trasformazione dell’emigrante. Diventando colono, lo straniero cessa virtualmente d’essere straniero, perchè si attacca definitivamente alla terra. Il colono è la vera forza.
Fare d’ogni emigrato agricoltore un colono, questo è il problema che la Repubblica Argentina s’impone; ma la sua soluzione finora non fu cercata che fra i miraggi della teoria.
I coloni e la colonizzazione c’interessano vivamente perchè sopra essi si basa l’avvenire della nostra emigrazione, non solo, ma bensì l’avvenire stesso dell’Argentina, e non sarà discaro al lettore che ad essi dedichiamo la lettera seguente.
L’Argentina e gli Italiani. | 13 |