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i figli degli italiani 181

A Buenos Aires si calcolano sopra a 250,000 sudditi italiani. La proporzione del numero dei fanciulli in età da frequentare la scuola (dai sei ai quattordici anni) sul numero degli adulti in una popolazione normale, oscilla sul 20%. Data però la composizione della nostra emigrazione potremmo calcolare il 15% di fanciulli; ma restringiamo ancora e stabiliamo soltanto una proporzione del 10%. Ebbene, troviamo che a Buenos Aires vi sono almeno 25,000 figli d'italiani, dei quali soltanto 2855 frequentano le scuole italiane. Cioè: sopra venticinquemila figli d'italiani, ventiduemila circa sfuggono alla scuola italiana. Fuori di Buenos Aires è molto peggio. Quale influenza può avere questa scuola sul sentimento della massa?

Quel piccolo decimo poi che la frequenta non vi fa che un temporaneo soggiorno: le nostre scuole non hanno che le elementari, e per di più gli alunni le abbandonano al secondo o terzo anno, normalmente, per continuare gli studî nelle scuole argentine. Ma da una statistica pubblicata nel '98 rilevo che mentre la «classe preparatoria» della Unione e Benevolenza era frequentata da centoventidue bambini, alla quinta non ve erano che otto. Duecentotre alunni si trovavano alla prima classe della Nazionale Italiana, e soltanto cinque alla quinta. Perchè i bambini non rimangono nelle nostre scuole? Perchè esse sono talvolta didatticamente manchevoli; ma soprattutto perchè le autorità scolastiche argentine non vedono di buon occhio gli allievi provenienti dalle nostre scuole, e giacchè per continuare gli studî è pur necessario passare nelle scuole del paese, è conveniente, dal lato dell'interesse e del tempo, di passarvi presto. I bambini lasciano la scuola italiana proprio quando le loro menti cominciano ad aprirsi, quando le loro piccole anime principiano a comprendere. L'influenza italiana non può lasciarvi vestigie profonde; e nel nuovo ambiente, fra i nuovi condiscepoli, tutto è presto cancellato.