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SFOGLIANDO UNA GUIDA.1

Da bordo del Venezuela.

Mi è capitato per le mani un opuscolo interessante. Lo ha trovato interessante, prima anche di me, il Governo argentino, tanto che ha credulo bene di autorizzarne la compera di quindicimila copie per farle distribuire gratuitamente in Italia. Si tratta di una Guida dell’Emigrante Italiano alla Repubblica Argentina.

È un opuscolo scritto con una certa sincerità, e perciò in fondo onesto, e mi guardo bene di metterlo in un fascio con le infami pubblicazioni di propaganda che circolano per certe nostre campagne dove più infierisce l’epidemia dell’emigrazione. È appunto perchè è scritto con sincerità che è interessante. L’Argentina, si capisce, vi è chiamato il «paese ideale»; vi si dice che «non esiste nessun paese nel mondo dove gli italiani possano star meglio che nella Repubblica Argentina», nella quale si sono date convegno tutte le benedizioni del cielo e della terra. Ma fra la relazione di tante cose belle e seducenti si leggono delle frasi, destinate forse a smorzare il disinganno, frasi

  1. Dal Corriere della Sera del 5 dicembre 1901.