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andando all’estancia


— Domani — mi ha detto mentre mi conduceva nella casa — visiteremo l’estancia, nelle ore fresche del mattino. Lei cavalca?

— Come un centauro... se il cavallo è molto docile.

— Bene, allora domani all’alba in sella.

E si è allontanato per dare degli ordini. Io mi sono gettato sopra un molle pliant; avevo ancora negli occhi la gran luce, e tutto mi appariva avvolto del seducente velo d’una tenebre misteriosa; il silenzio assoluto e solenne della campagna sotto il sole cocente mi dava il senso d’una sordità dolcissima. Il riposo era così completo, che io l’ho assaporato lungamente, centellinando da buongustaio!