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L’ADDIO.1

Da bordo del Venezuela, 12 ottobre.

Chi può udire senza commozione profonda il grido che si leva da una nave carica d’emigranti, nel momento della partenza, quel grido al quale risponde la moltitudine assiepata sulle banchine, urlo disperato di mille voci rauche di pianto? Gridano addio! E par che gridino aiuto!...

L’addio! Non c’è cosa più amara e più dolorosa. Tutta l’umana sofferenza può essere espressa in questa parola: addio! In fondo ad ogni nostro dolore possiamo trovare sempre un addio: a qualche cosa o a qualcheduno.

Io non dimenticherò mai la triste partenza di questo vapore che mi trasporta al di là dell’Atlantico; forse perchè anche io, partendo, mi sento un po’ compagno agli emigranti che sono a bordo. E anche perchè nella noia e nella disillusione dei viaggi vi sono due grandi emozioni, due sole, alle quali nessuno può sottrarsi: la partenza e il ritorno.

L’Argentina e gli italiani 1
  1. Dal Corriere della Sera del 19 novembre 1901.