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94 | l’argentina e gli italiani |
nunziato ieri che l'Argentina ha ordinato armi in Germania per ottanta milioni. Adesso è dunque doppiamente opportuno un esame spassionato dell'esercito argentino al quale sono inerenti gravi problemi finanziarî e politici. Oggi le spese militari aprono grandi breccie nel non florido bilancio dell'Argentina, e noi che abbiamo il più legittimo desiderio della prosperità della Repubblica, non possiamo disinteressarcene; e nello stesso tempo non possiamo disinteressarci dal conoscere fino a quale punto quell'esercito risponda alle condizioni di garanzia per la tranquillità e la sicurezza della Repubblica, che è la tranquillità e la sicurezza di tanti nostri connazionali.
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La probabilità d'una guerra risveglia in ogni pacifico cittadino l'animo d'uno stratega. Sorgono legioni formidabili di profeti militari, i quali muovono compatti le prime ostilità... al buon senso. Così per la possibile guerra fra il Cile e l'Argentina non mancavano critici militari che facevano ogni giorno la più abbondante distribuzione di vittorie e di sconfitte.
Nulla in verità è poi più difficile di un giudizio sopra una guerra come questa, nella quale ogni belligerante avrebbe da lottare con enormi difficoltà opposte dalle distanze, dalla conformazione territoriale di probabili campi di battaglia, dalla lunghezza sterminata delle linee di comunicazione, dalla impossibilità di regolari servizî logistici. L'inaspettato e la sorpresa avrebbero in una tale guerra una parte molto importante. Avevano torto coloro che prevedevano l'arrivo dei cileni sulla Plaza de la Victoria di Buenos Aires, come coloro che predicevano il bivacco degli Argentini per