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90 | l’argentina e gli italiani |
marca) del 15 aprile diceva: «Domenica dalla polizia locale è stato assassinato il giovane E. M. con un colpo di remington, senza motivi noti. Si crede ad una vendetta premeditata.» Soltanto qualche giorno prima un commissario aveva ammazzato a revolverate due marinai ad Uruguay in Entre Rios. (Giornali del 12 e 13 aprile).
Alla fine dello scorso marzo la polizia di Bahia Blanca ha assalito alcuni operai italiani inermi al grido di mueran los gringos, ne ha ferito quattro a sciabolate, ed ha inseguito gli altri fin nelle case e nelle botteghe insultandoli, facendo arresti a casaccio, conducendo in prigione persino due feriti, uno dei quali in istato grave. Le inchieste ufficiali hanno negato questi fatti, che però sono attestati da testimonianze inconfutabili e da una protesta firmata da quarantatre commercianti di Bahia Blanca appartenenti a varie nazionalità. I commercianti di quella città sono cinquantadue.
A Corrientes, nella colonia Bella Vista, un giovane, che dal nome sembrerebbe italiano, è stato anche lui assassinato dalla polizia. Il telegramma pubblicato dalla Prensa diceva così: «Il giovane tornava da un ballo con un fratello. Un ufficiale e un sergente di polizia lo raggiunsero per via e il sergente gli diede la morte.»
In questi casi spesso le autorità superiori iniziano delle inchieste, la giustizia se ne impadronisce, ma la cosa finisce così quasi sempre, con un po’ di rumore. Dopo qualche anno i giudici dichiarano che per il tempo trascorso è impossibile fare la luce, e buona notte. Alcuni agenti di polizia di Trenque Lanquen sono stati così recentemente liberati dalle accuse di usurpazione d’autorità, brigantaggio, stupro, furto e usurpazione d’immobili, le vittime dei quali furono dei contadini della colonia La Luisa, di nazionalità francese. Ho sotto gli occhi i rapporti pervenuti al ministro di Francia, che fanno fremere d’orrore e d’indi-