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nella valle di sexten 221


ora non si aspettino la scalata. Metterebbero dei reticolati sulle nubi, se potessero. Accumulano mitragliatrici e fili di ferro sul bordo d’ogni precipizio. E da lontano si vedono nereggiare assurde difese anche sulla cima più alta del Cavallin. Una trincea si tiene lassù, in un piccolo spazio, nel quale si ha l’impressione che un uomo non possa distendersi, circondato dal vuoto.

Da lì ricomincia verso l’oriente, verso la Carnia, la guerra delle vette.