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212 | nella valle di sexten |
È il Seikofel. Si prestava ad una forte difesa.
La resistenza austriaca vi si e accanita.
Il primo luglio, per studiare le opere che il nemico vi aveva costruito, si spinsero avanti, arditamente, delle pattuglie di ufficiali. Vi accertarono l’esistenza di trincee permanenti di cemento armato, con larghi reticolati. L’artiglieria nostra cominciò a tempestare le opere invisibili, che le esplorazioni degli ufficiali avevano delineato. Il 14 luglio, la fanteria cominciò ad avanzare dei tentacoli, a tastare con ricognizioni le posizioni nemiche. I nemici furono respinti dalle prime linee. Il nostro fronte si portò più avanti e si radicò alle pendici del Seikofel.
Gli austriaci tentarono una offensiva violenta, preparata con lunga cura. Il 28 luglio essi attaccarono nella valle con forze rilevanti. Furono respinti e lasciarono nelle nostre mani alcuni prigionieri. Il 7 agosto noi attaccammo alla nostra volta. Dopo un’intensa preparazione di artiglierie, che per vari giorni tempestarono le posizioni nemiche, la fanteria avanzò respingendo passo passo l’avversario fino a raggiungere le pendici meridionali del Burgstall, una montagna che sta quasi simmetricamente di fronte al Seikofel, dal lato opposto della valle. Il Seikofel è ad oriente, il Burgstall e ad occidente. Avanzati a destra fino alle pendici dell’uno, si era avanzati a sinistra fino alle pendici dell’altro.