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e intorno al lago di misurina 201


Di tanto in tanto un lungo rombo scende dalla Cresta Bianca: sono granate austriache che scoppiano fra le rocce. Cercano delle artiglierie. Perchè in quella immane confusione di picchi, in qualche piega introvabile, sui ghiacci, c’è dell’artiglieria, tirata su a forza di braccia, con le corde, lungo le pareti....

Un’altra scalata fu dovuta dare a Col Rosa. Il Col Rosa è una specie di prolungamento delle Tofane, al nord. È una guglia alta, isolata, aguzza, che affaccia la sua punta rossastra in fondo alla valle di Ampezzo e la vigila. Era un posto di osservazione austriaco dal quale i tiri delle artiglierie venivano diretti. Di notte i nostri circondarono il monte e lo ascesero, facendo prigionieri gli austriaci che vi si trovavano e prendendo loro degli ottimi strumenti ottici. Si comprende come il nemico ora non si fidi più dell’inaccessibile e pianti i suoi reticolati anche sul bordo dei precipizî.


Mentre si combatteva nella valle di Cortina, una lotta analoga ma più intensa si accendeva nella valle di Misurina, sul Monte Piana.

Questa montagna sbarra la valle, al nord, proprio come il Col di Lana sbarra quella del Cordevole. Una somiglianza di posizioni ha prodotto una somiglianza di situazioni. Il Monte Piana è tagliato dalla frontiera. Tutte le strade che salgono su Misurina contornano la sua base. Esso domina ogni passaggio. Gli austriaci