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e intorno al lago di misurina 193


portando l’ordine: batteria avanti! «Soldati! gridò l’ufficiale in comando. — Abbiamo la fortuna di essere prescelti per un posto d’onore nella battaglia, e voi mostrerete di esserne degni! Primo mezzo, al trotto allungato, avanti!» I cannoni partirono ad un minuto l’uno dall’altro. Al frastuono del loro passaggio, le finestre si aprivano e delle teste curiose e spaurite si mostravano.

Appena fuori dalle ultime case, la batteria fu avvistata dagli osservatorî austriaci. Le granate scoppiavano intorno ai pezzi, che apparivano velati dal polverone e dal fumo. Non un arresto, non una esitazione: la corsa procedeva regolare come in manovra, finchè il folto di un bosco la nascose al nemico. Dalla strada, a forza di braccia, la batteria fu portata sopra una posizione scoperta, a soli 2200 metri dal forte, così ardita che il nemico non riuscì a identificarla. Con i suoi colpi esso cercava i nostri cannoni più indietro, non potendo mai immaginare che essi fossero là, in un boschetto vicino.

Il 9 giugno, Podestagno era occupata. Ma per qualche tempo la posizione appariva talmente esposta da essere intenibile. La linea quindi è stata corretta: avanzandola. Le nostre trincee si sono portate così vicine al forte di Sompauses da non poterne ricevere i colpi. Noi siamo arrivati nell’angolo morto del forte.