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188 | sulle vette dell'alto agordino |
fiori, aquile. Ed è interessante vedere un atletico
alpino, con delle dita da gigante, intento
gravemente a scolpire scintillanti minuzie.
L’imitazione ha allargato l’industria. Il campo dei paraggi di San Pellegrino ha già una «Via degli Orefici». Ma i fabbricatori di anelli sono tanti che la materia prima qualche volta fa difetto. Allora se la fanno venire dall’Austria. Pigliano il fucile, vanno alla trincea, e sparano otto o dieci colpi.
L’effetto è immediato. L’artiglieria austriaca allarmata apre il fuoco. Gli shrapnells arrivano fragorosamente. Gli orefici tengono d’occhio i punti di scoppio, per potere andar poi a ritirare la merce in arrivo, e contano le esplosioni: una, due, tre.... cinque, sei.... Se arrivano ad otto la giornata e eccellente.
Così si occupano i momenti d’ozio. Intanto, dietro al suo riparo di sassi, la vedetta austriaca che esplora, segna l’ora dell’avvenimento e scrive nel suo rapporto: «L’attacco italiano è stato respinto».