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fra i torrioni delle dolomiti 159


Un’occhiata ad una carta ne rivela subito la ragione. Risalite con lo sguardo la strada che da Feltre per Agordo arriva, correndo da sud a nord, alla frontiera lungo la valle del Cordevole. Il Col di Lana fronteggia la valle e la domina. Appena il viaggiatore arriva a quel delizioso laghetto che il Cordevole forma vicino al villaggio di Alleghe, nello sfondo, simmetricamente fra le due verdi pareti laterali della valle, si vede profilarsi il cono quasi regolare di un monte che ha l’aria di chiudere il passo. È il Col di Lana, che sorge alla confluenza del Cordevole e dell’Andraz, come una di quelle case erette ad un bivio, che si vedono da lontano e che sbarrano la prospettiva.


Ma la strada non continua lungo la valle oltre la frontiera, il Cordevole non costituisce un passo primario; e la lotta non si sarebbe fatta forse così intensa sul Col di Lana, se ai piedi della montagna, quasi rasentando la frontiera, non passasse la famosa strada delle Dolomiti, un’opera gigantesca, costata all’Austria delle somme colossali, la quale, correndo parallelamente al confine, costituiva una preziosa via di arrocco fra valle e valle. Essa era intesa a facilitare gli spostamenti delle forze destinate ad invaderci. Il possesso incontrastato di questa strada è di una utilità indiscutibile. Il Col di Lana la difende, e dominando tutta la valle superiore del Cordevole esso