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148 una maestosa battaglia di fortezze


stri. Circa tre settimane fa, come annunziò il bollettino ufficiale, si scorse dal Civaron un intenso movimento di truppe e di carreggi alla stazione di Borgo e delle artiglierie pesanti la bombardarono. Il movimento, si dissipò come per incanto. Una grande attenzione fu posta nei tiri per non danneggiare l’abitato, benchè allora la città fosse già abbandonata.

Per quasi due mesi Borgo è stato zona neutra. Vi arrivavano pattuglie nostre e pattuglie austriache. La situazione non era amena per gli abitanti; tanto più che quando le pattuglie nemiche sceglievano la stessa ora erano scariche di fucilate per le strade. Gli austriaci accusavano la popolazione di favorire gl’italiani. Avvertiti da quello spionaggio che è una delle loro più perfette istituzioni, essi scendevano ad arrestare la gente sospetta di italianità. Portarono via così anche una signorina, colpevole di aver stretto la mano a un caporale nostro. Alla fine ordinarono lo sgombro definitivo della città, e la poca gente che era rimasta partì. Ma partì dalla parte nostra, protetta da uno squadrone di cavalleria.

Ora, da due giorni, gli austriaci tirano cannonate sulle case, ma senza continuità e senza convinzione. Credono di impedire forse qualche concentramento di truppe a Borgo. Sparano da lontano e da vicino; sono piccole granate di cannoni da montagna, che arrivano