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98 tra lo stelvio e il tonale


reinen bavaresi e tirolesi. Quello che prendevamo per un furore sportivo era una preparazione di guerra. Ogni rifugio è eretto in posizione utile per facilitare un valico; esso è una vera stazione di tappa o un posto di vigilanza. Il pittoresco non ha niente a vedere con queste costruzioni disposte con criterî militari. Gli alberghi servono di base, i rifugi permettono l’avanzata. Negli ultimi anni, alberghi e rifugi sono stati frequentati da un numero incredibile di austriaci. Anche i registri degli alberghi italiani sono pieni di firme tedesche. I villaggi nostri della frontiera erano infestati da una quantità di tirolesi, e pastori, guide, operai, tagliaboschi tirolesi invadevano l’estate le nostre valli. Il risultato è che esistono sentieri che il nemico conosceva molto meglio di noi.

È per uno di questi sentieri che gli austriaci hanno potuto raggiungere l’Albergo del Forno da un lato quasi indifeso, verso il torrente. All’una di notte, le nostre sentinelle udirono un rumore di passi cauti fra le rocce, e ripiegarono sull’albergo dopo aver fatto fuoco. La notte era oscura. Gli austriaci si erano divisi in tre gruppi, che con abile tattica si presentarono uno per volta. Si rivelarono alle vampe dei colpi. Il primo attacco venne dal pianoro, il secondo da un pendìo che sovrasta l’albergo: ma una barriera di reticolati proteggeva i lati accessibili e il nemico, che certamente lo sapeva, non si avvicinava. Improvvisamente