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Poco lontano emergono le àncore, tuttora fortemente aggrampate con le loro zampe rugginose, simili ad enormi ragni. E possibile che queste navi abbiano potuto spargere il terrore sui mari?

Di esse è rimasto il modello nelle quattro grandi barche governative a venti remi, le quali fanno a Laraishe il servizio di scarico e carico dei vapori in rada. La pirateria ha lasciato delle curiose eredità. La prima è nella tradizionale costruzione di queste forti imbarcazioni che vincono i marosi dell’Atlantico portando fino ad ottanta tonnellate di carico attraverso la difficilissima imboccatura del Lukkus. Un’altra eredità è nella straordinaria destrezza dei Mori di questa costa al maneggio del remo lungo, da secoli in disuso fra noi. Essi conservano intatta la manovra della galea: una vogata ampia che nella trazione getta i rematori supini l’uno sull’all’altro ad un tempo; e l’urlo della ciurma -un urlo ritmico che disciplina gli sforzi nel quale pare di risentire il grido di: Arranca! Arranca!; e il muoversi maestoso ed uniforme dei lunghi remi simile al battere di ampie pinne poderose aperte sui fianchi della nave.

Ma l’eredità più strana della pirateria è nel monopolio del Governo marocchino dei lavori di carico e scarico delle navi. Dopo la conquista di Laraishe, Mulei Ismail, che fu detto il "Re Sole, del Marocco, fece della pirateria, prima libera, un cespite finanziario del Makhzen, una risorsa ordinaria del Governo, una specie di tributo regolare imposto alla navigazione straniera. Il Sultano ebbe diritto a tutti gli schiavi, e al decimo del bottino. La corsa cessò di essere una industria privata, ed i pirati diventarono quasi funzionari sceriffiani, dei fedeli esecutori di legge incaricati di determinate riscossioni in alto mare. Navi corsare e flotta del Sultano furono da allora tutt’uno; la marina marocchina battè bandiera nera. Quando l’Europa fece cessare questi piccoli proventi marittimi del Marocco una bella parte in tale azione il Ducato di Toscana ebbe e dei porti furono aperti al commercio, che cosa poteva fare il Governo Imperiale dei suoi battelli da preda e dei suoi buoni equipaggi? Si riserbò il diritto di abbordaggio, ma fu un abbordaggio pacifico, un