Pagina:Luigi Barzini. Sotto la tenda.djvu/51


— 49 —

sotto al braccio un piccolo tappeto rosso per sedersi a tutte le soglie. Possedeva un orto vicino alla città, e sua moglie era di Azila due ottime circostanze per essere considerato un buon cittadino. Si vociferava d’un suo passato avventuroso, di una lunga prigionia subita da lui a Mogador, ma in questo paese si va in prigione anche per niente, e parecchi anni di carcere non macchiano la reputazione d’un uomo.

Una volta una nave inglese andò a picco proprio di fronte al suo possedimento, e i naufraghi si ricoverarono nella sua terra. Il nostro agente consolare, che l’avvenimento faceva essere per quel giorno agente consolare inglese, ebbe da lui ogni aiuto per soccorrere gl’infelici. Da allora il Raissuli godè anche l’amicizia della diplomazia europea, concentrata nel buon Isaac.

Ma ai primi segni della rivolta del pretendente, Raissuli cominciò ad allontanarsi per lunghi periodi da Azila, a frequentare i duar, a girare per la campagna. Si mostrava silenzioso, amava la solitudine. All’annuncio delle sconfitte del Makhzen egli sparì. Riapparve poco dopo alla testa di un piccolo esercito di Gebala, e il suo primo pensiero fu una visita alla buona città di Azila.

L. Barzini. Sotto la Tenda. 4