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di nascita è italiana; Azila era probabilmente una stazione sulla via di Volubilis, e si può riconoscere nel suo nome la Zilia dei romani. Essa fu un piede a terra d’invasioni, e visse di battaglie.

Quando gli stranieri l’abbandonarono non morì, perchè aveva delle mura: divenne un rifugio. Da allora cominciò il suo strano letargo.

Le sue sponde non hanno visto più eserciti e il suo mare non ha visto più flotte. Tanto che quando dodici anni or sono, alla morte di Mulei El-Hasan III — padre del presente Sultano — alcune Potenze europee mandarono delle squadre a " mostrar la bandiera „ lungo le coste marocchine, gli abitanti di Azila scapparono sulle colline alla vista inusitata di due navi che si appressavano alla loro città. La loro paura si cambiò in terrore quando le navi si velarono di fumo e si udirono echeggiare delle cannonate sul mare. Era un saluto al quale, naturalmente, nessuno rispose.

Se è vero, come dicono i marocchini, che il cannone è un essere che ha un’anima e un sentimento, quel giorno le vecchie artiglierie portoghesi di Azila debbono aver sofferto una grande umiliazione.

Da lontano Azila ha un aspetto ridente. Gli arabi hanno dato una mano di bianco a qualcuna delle sue torri cadenti, un piccolo minareto, anch’esso imbiancato, si affaccia dalle mura; e fra il folto degli aranceti e dei palmizi che circondano la città e l’azzurro del mare, tutto questo bianco ha una freschezza di gioventù, un’aria di prosperità che seducono. Gli arabi non riparano le loro rovine: le imbiancano. Hanno quell’orgogliosa devozione alle apparenze che è una caratteristica delle nobiltà decadute. Per loro sembrare vale essere. Mettono uno strato di colore su tutte le loro miserie, e si ammirano soddisfatti.

Al nostro appressarci alla città un gruppo di gente è uscita ad incontrarci. Eravamo attesi; la notizia del nostro arrivo ci aveva preceduti di alcune ore. Le notizie camminano al Marocco con una rapidità meravigliosa — tanto più meravigliosa in quanto che, in mancanza d’altri mezzi di locomozione, le notizie vanno.... a piedi. Esse sono portate dai