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semplicità ardita che manca agli arabi, tardi e solenni. La testa avevano rasata, ma un ciuffo di capelli lunghi era lasciato crescere ad un lato della nuca — caratteristica delle popolazioni berbere — e dava alla loro fisionomia quella espressione aspra e selvaggia che una analoga acconciatura conferisce ai mongoli.

Formavano una singolare scorta, disordinata e chiassosa, che si fermava a bere a tutti i rivoletti e raggiungeva la carovana di gran corsa urlando — simulandosi forse di assalirla, — che si sparpagliava improvvisamente fra le palme nane e le ginestre brandendo in alto i fucili come giavellotti, e che di tanto in tanto apriva un buon fuoco di fucileria verso dei nemici immaginari, con grande spreco di munizioni e grande paura dei muli e dei cavalli della spedizione. Quando i miei Hahadar erano stanchi di assalti e di battaglie, ritornavano per un po’ a camminare tranquillamente vicino alla carovana, con la cinghia del fucile sulla fronte e l’arma gettata di traverso alle spalle.

Ogni tanto vedevamo luccicare fra le piante o fra gli scogli canne di fucili di gente che pareva in agguato, e al nostro appressarsi degli uomini armati ci venivano incontro. Erano delle nzala, cioè corpi di guardia disseminati nelle vicinanze delle vie carovaniere con l’incarico di riscuotere dei diritti di pedaggio in compenso di un preteso servizio di polizia.

È il Raissuli che ha organizzato questa lucrosa industria nelle sue regioni. Una volta i suoi uomini rendevano la campagna mal sicura, saccheggiavano delle carovane e sequestravano e mettevano a taglia quei personaggi che potevano avere un valore commerciale; ma il sistema aveva degli in convenienti. Prima di tutto le carovane si facevano meno frequenti e più armate; poi le genti delle città s’indignavano al punto da reclamare delle spedizioni militari contro i briganti; infine il Governo si mostrava furibondo di dover pagare delle taglie per liberare gli europei catturati.

La nzala rimedia a tutto; i briganti diventano poliziotti, e invece di spogliare una carovana di tanto in tanto, mettono a contribuzione tutte le carovane che passano; il furto si