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riempiono ben bene, cappuccio compreso, di granaglie, gettano questi sacchi in forma umana sui muli e sugli asini rimasti nelle stalle del villaggio abbandonato, saccheggiano le case migliori cercando le otri piene di danaro nascoste secondo l’uso sotto al pavimento, e tornano trionfalmente alla capitale Zinetz fra canti e suoni spingendo avanti a loro il bestiame rub..., volevo dire riscosso. Intanto dietro a loro, lontano, delle capanne vuote bruciano nella solitudine, e le colonne di fumo servono alle popolazioni limitrofe da annuncio di pagamento.

A poca distanza da Zinetz, nella valle, si vedono biancheggiare le tende coniche d’un vasto accampamento militare. È una mahalla. La mahalla è la colonna di spedizione che il Governo manda nei territori turbolenti per affermare l’autorità del Sultano. La mahalla non combatte; il combattimento è l’ultima ragione di essere del soldato marocchino. Essa mangia. Si accampa in benigna aspettativa, e amichevolmente " mangia il paese, come dicono gl’indigeni, cioè vive sul paese e lo doma impoverendolo. Il sistema è senza rischi, più civile e più umano della repressione violenta, e più sicuro. I ribelli vicini alle truppe, spogliati di tutto, si rifugiano, sempre più numerosi, presso i ribelli lontani; la mangiata si allarga;