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ATTRAVERSO AL KHLOT.
Siamo passati in vista della residenza del Sid Raissuli, governatore della regione tangerina.
E una residenza che somiglia ad un nido d' avvoltoio. Fra le alture che circondano Tangeri e che hanno per sfondo le alte vette dei monti di Tetuan, ve n'è una che sovrasta le altre con quell'aria presuntuosa e superba che è propria delle colline che vogliono sembrar montagne. Il suo declivio, molle e tondeggiante dalla parte del sud, scosceso e dirupato verso il mare, le dà un profilo di gran bestia accovacciata — una bestia apocalittica dalla groppa erbosa, e dalla testa rocciosa eretta e vigilante sulla città lontana. Questa testa vede il golfo, domina la strada di Fez, quella di Azila, quella di Tetuan; non si muove carovana da Tangeri senza passare sotto il suo sguardo. Là è la fortezza, il rifugio e la capitale dell'illustre governatore. Sul fianco dell'altura nereggia un gruppo di capanne di sterpi — il villaggio di Zinetz — e fra le capanne si distingue una casa bianca — la casa del grande uomo. Intorno al villaggio sono scavati dei fossati, eretti dei bastioni, s'intrecciano delle ze-